Verso nuovi standard europei per lo sviluppo di competenze software e IT, l’impegno di Modis e Mylia nelle alleanze europee e nel progetto ESSA

Secondo uno studio dell’Unione Europea, nel prossimo futuro 9 lavori su 10 richiederanno competenze digitali. Competenze che in Italia mancano a causa, soprattutto, di una non adeguata formazione scolastica e accademica. Secondo l'indice Desi, che monitora la competitività digitale dei Paesi parte dell'Unione Europea, l'Italia è al diciassettesimo posto per numero di laureati in materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e ventunesima per competenze digitali. Inoltre, solo l'1,3% dei laureati italiani sceglie materie nell’ambito IT – Information Technology.

Il risultato lo si vede già oggi, con una carenza di competenze informatiche, in particolare nell’ambito software.

È in questo quadro, forse poco roseo al momento, ma che lascia trasparire tutte le potenzialità di crescita e miglioramento che si prospettano, che si inserisce la European Software Skills Alliance (ESSA), un progetto di Sector Skills Alliance, coordinato da Digital Europe e finanziato nell'ambito del programma Erasmus+ dell'Unione Europea, all’interno del quale The Adecco Group, con le sue società Modis e Mylia, non solo è partner, ma all’interno del progetto, insieme all’Università di Utrecht (nei Paesi Bassi), coordinerà le future attività di training.

Verso standard europei di formazione e certificazione delle competenze 

Obiettivo del progetto non è “soltanto” garantire che la domanda di competenze in ambito IT, in particolare quelle software, possa essere soddisfatta oggi e nel prossimo futuro, bensì anche «definire degli standard di competenze», spiega Sara Toticchi, Eu Funding Manager del Gruppo Adecco. «ESSA ha come primo obiettivo la creazione di alleanze tra attori di mercato (sia enti formativi sia Università e aziende del settore ICT) che possano dare una visione e un supporto concreto nella definizione degli standard di competenze per specifici profili digitali».

Quegli standard diventeranno poi le linee guida che tutti gli stati membri dell’Unione Europea dovranno seguire nella definizione dei percorsi di formazione per ciascuna specifica skill. Standard che saranno poi il vero punto di riferimento per certificare le competenze in modo uniforme in tutta l’Unione Europea.

«Il progetto ci consente di avere una visione molto ampia dello stato attuale delle competenze. Non solo:  l’opportunità di entrare in contatto con moltissime realtà industriali europee ci permette di avere un quadro più chiaro e completo delle reali richieste del mercato, così come il rapporto con le Università e gli istituti di formazione di verificare la situazione lato offerta formativa, stabilendo quali gap andare a colmare da un lato e quali percorsi definire, in ottica predittiva, per iniziare fin da subito a porre le basi per soddisfare gli standard, dall’altro», aggiunge Toticchi. «Avere una visione europea e riuscire ad entrare in contatto con tanti player diversi ci consente di anticipare le esigenze del mercato del lavoro e delle competenze ICT. Questo lo facciamo anche attraverso la nostra diretta partecipazione ai progetti di ricerca in ambito europeo nonché al contatto che Modis ha con le aziende, dalle quali spesso emergono le esigenze di formazione che definiamo poi nelle nostre Academy e nei nostri percorsi professionali».

Come accennato, obiettivo del progetto ESSA è stabilire una strategia europea per la definizione di programmi di istruzione e formazione professionale standardizzati in tutta l’Unione Europea, andando così a risolvere le discrepanze e le carenze di competenze negli Stati membri favorendo, in futuro, una vera e propria mobilità di queste skill, grazie agli standard e a certificazioni riconosciute trasferibili in tutta l'UE. 

Le fasi del progetto ESSA

La prima fase dell’iniziativa europea, spiega Chiara Longobardi, EU Funding Project Manager di Mylia e Project Manager del Progetto ESSA, «è dedicata a definire le reali esigenze del settore software a livello europeo. Lo abbiamo fatto, dapprima, attraverso una ricerca sullo stato dell’arte delle competenze. Lo scopo non era solamente quello di tracciare un quadro di cosa è presente al momento sul mercato, ma capire cosa manca e verso quali di queste competenze si dovrà muovere il settore della formazione. Ciò che ne è emerso è esemplificativo del percorso di trasformazione digitale che le imprese stanno compiendo e dei relativi bisogni formativi. Spiccano, in questo senso, le figure dei developer, dei test specialist, del solution designer, del devops expert nonché digital media specialist. Ciò che abbiamo osservatoè che accanto alla richiesta costante di queste figure sta aumentando la domanda di competenze aggiuntive specifiche su cybersecurity, intelligenza artificiale e IoT.  Il risultato è che non basta più avere competenze di sviluppo software, ma servono capacità più specifiche per progettualità complesse (aspetti di sicurezza e privacy devono essere già integrate by design nello sviluppo, per fare un esempio)».

Ormai è noto che la crescente domanda di specialisti qualificati nei servizi software non riesce ad essere soddisfatta dagli attuali programmi di istruzione e formazione. «Con un focus sulle competenze professionali digitali e ICT avanzate nell'area dei servizi software, il progetto ESSA mira a sviluppare curricula innovativi e completi partendo dagli standard formativi europei (EQF) per fornire le competenze necessarie nel settore», precisa Eva Cibin, Solution Development Manager di AKKA & Modis e Project Manager del Progetto ESSA. «L’analisi condotta in questa seconda fase di progetto ha avuto come obiettivo quello di aggiornare le esigenze del mercato e delle imprese rispetto a quelle rilevate nel 2021 per stabilire una base attualizzata, oggettiva e incentrata sui dati, da cui partire per definire i percorsi formativi. Adesso stiamo definendo e dettagliando i profili di competenze, da cui poi scaturiranno le linee guida per i programmi di istruzione e formazione professionale (VET) per l'Europa».

Ma c’è un altro interessante punto focale che è emerso da questi mesi di attività del progetto ESSA e dalle indagini svolte, ci tiene a evidenziare Cibin: «Nel lavoro di focus group organizzato assieme agli altri partner italiani (AICA e Uninfo) al quale hanno partecipato esperti del settore provenienti dal mondo aziendale, accademico e della ricerca, è emersa molto forte l’esigenza di formare adeguatamente anche le soft skill, intese come competenze e abilità di comunicazione, di lavoro in team multidisciplinari, di gestione del tempo, di ascolto attivo e partecipativo... tutte attitudini che spesso non si ritrovano nei profili molto tecnici. Le soft skill diventano poi volano, in realtà, anche delle hard skill. Oggi è davvero complesso riuscire a rimanere al passo, in termini di competenze, con la fortissima accelerazione ed evoluzione tecnica e tecnologica. Serve molto impegno e una attitudine alla curiosità e al miglioramento continuo e al cosiddetto Lifelong Learning, cioè la formazione permanente e continua».

Ciò che è emerso dal lavoro di indagine citato, trova riscontro nell’operatività di Modis dai progetti di consulenza ingegneristica e progettuale in ambito ICT, passando per le Academy fino ai numerosi progetti di ricerca cui partecipa come partner tecnologico enfatizza Cibin: «Le aziende continuano a richiedere figure di sviluppo software, ma rispetto al passato necessitano di competenze più evolute e specialistiche, ora sempre più spesso, della Data Science e dell’Intelligenza Artificiale».

I prossimi passi verso gli standard europei

Una volta completata la definizione dei profili curriculari, il progetto ESSA proseguirà con la messa a punto dei percorsi formativi ad hoc per i profili individuati, rilasciando le relative certificazioni riconosciute a livello europeo.

Il primo percorso di sperimentazione, di cui The Adecco Group con il brand Mylia è co-leader, prevede lo svolgimento di corsi di formazione in sette Stati membri, tra cui l’Italia, e saranno rivolti sia a neolaureati sia a professionisti che necessitano di percorsi di upskilling e reskilling

E poiché l’impegno sulla formazione delle competenze non può arrestarsi né rimanere confinato a pochi ambiti di specializzazione, a chiusura Sara Toticchi sottolinea con orgoglio: «il lavoro che stiamo compiendo all’interno di ESSA ci ha dato la possibilità di essere poi coinvolti anche in altri progetti, sempre nell’ambito delle Sector Skill Alliance a livello Europeo, in particolare quelli specifici sull’Intelligenza Artificiale (ARISA - ARtificial Intelligence Skills Alliance) e sull’idrogeno verde (Green Skills for H2)».